Roberto Caravaggi
The wine name, the suggestion of the Langhe
Il nome del buon vino, la suggestione delle Langhe
Piccolo comune famoso nel mondo per l’omonimo vino a marchio D.O.C.G. che vi si produce, Barolo è un’autentica perla incastonata nel meraviglioso contesto delle Langhe piemontesi. Il profilo dolce dei colli qui è rivestito da filari di viti a perdita d’occhio, tagliati da rare strade panoramiche, che permettono di ammirare incantevoli giochi di luce e colori. Tra i piccoli borghi che di tanto in tanto si scorgono lungo questi itinerari, Barolo è indubbiamente uno dei più suggestivi. Il borgo, presumibilmente di origine medievale, è percorso da vie e vicoli ciottolati, presso i quali si trovano ristoranti, enoteche e diverse attrazioni dedicate agli amanti della cultura eno-gastronomica. Tra questi, il “Museo dei Cavatappi” e il WiMu (che sta per Wine Museum, dedicato alla cultura del vino), allestito dal 2010 all’interno del Castello Falletti. Quest’ultimo è, senza dubbio, l’elemento storico di maggior interesse del piccolo comune. La sua edificazione viene collocata all’incirca nel X secolo, come difesa dalle incursioni barbariche, ma il nome cui si lega è quello della famiglia che più profondamente ha segnato la storia di Barolo. I Marchesi Falletti erano, infatti, una potente famiglia che, in epoca feudale, acquisì il castello di Barolo dal comune di Alba ed arrivò a controllare una consistente fetta di territori piemontesi. Oggi il paese, che conta meno di mille abitanti, è una delle più apprezzate mete del turismo eno-gastronomico, che ha nell’autunno (quando si svolgono diverse manifestazioni legate ai prodotti tipici del territorio, quali la Fiera del Tartufo Bianco d’Alba) la sua stagione clou.
A small town famous worldwide for lomonimo to DOCG wine that is produced there, Barolo unautentica pearl set in the beautiful setting of the Langhe. The gentle profile of the hills here lined by rows of vines as the eye, cut from rare scenic drives, which allow you to admire the magnificent play of light and color. Among the small villages that occasionally can be seen along these routes, Barolo undoubtedly one of the most evocative. The village, presumably medieval, crossed by streets and cobbled alleys, among whom there are restaurants, wine bars and several attractions dedicated to the food and wine culture lovers. Among them, the Corkscrew Museum and WiMu (which stands for Wine Museum, dedicated to the wine culture), set up in 2010 inside the Castello Falletti. This latter, no doubt, the element most historic interest of the small town. Its construction is placed allincirca in the tenth century, as a defense against barbarian invasions, but the name which is linked to the family that has most profoundly marked the history of Barolo. The Marquis Falletti were, in fact, a powerful family in feudal times, the acquis of Barolo castle from the town of Alba and arriv to control a large chunk of Piedmontese territories. Today the country, which has less than a thousand inhabitants, one of the most popular destinations for food and wine tourism, which has nellautunno (when held several events related to local products, such as White Truffle Fair dAlba) his season highlight .



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